Storia del tricolore italiano e dell’inno nazionale

Storia del tricolore italiano e dell’inno nazionale

Ciao ragazzi 🙂 oggi parliamo delle origini del tricolore della nostra bandiera e dell’inno d’Italia. Come e quando sono nati? Scopriamolo insieme 🙂

Il tricolore italiano

La bandiera italiana bianca, rossa e verde è una variante della bandiera della rivoluzione francese. Con la presa della Bastiglia, nel 1789, i rivoluzionari scelsero il blu, il bianco e il rosso: blu e rosso sono i colori di Parigi, il bianco rappresenta il colore della famiglia reale dei Borboni.

Nel tricolore italiano, oltre al bianco e al rosso, c’è il verde che rappresenta la natura e i diritti naturali, l’uguaglianza e la libertà. Il verde voleva indicare anche i sentimenti di speranza e di fiducia in un’Italia migliore. ll bianco e il rosso, comparivano nell’antichissimo stemma comunale di Milano (croce rossa su campo bianco), mentre erano verdi, fin dal 1782, le uniformi della Guardia civica milanese.  Poiché fu utilizzato dai miliziani italiani che combattevano al fianco di Napoleone, il tricolore simboleggiò tutti coloro che combattevano per la libertà e per l’indipendenza dell’Italia.

L’origine della bandiera italiana risale ad un periodo compreso tra il 1796 e il 1799.

Nel  1797, il tricolore divenne il vessillo della Repubblica cispadana e venne dichiarato «simbolo della Patria».

Dall’estate del 1797 il tricolore divenne la bandiera della Repubblica cisalpina e poi del Regno italico.

Il tricolore fu poi abolito con la Restaurazione: infatti, chiunque utilizzasse simboli tricolori era considerato un pericoloso rivoluzionario, di conseguenza, il bianco e il rosso divennero i simboli della rivoluzione intesa come sovranità per il popolo e libertà e indipendenza per la Nazione.

Il tricolore ricomparve poi nei moti italiani del 1821 e del 1831, affiancandosi prima al rosso al blu e al nero della Carboneria e poi in Piemonte e nell’Italia centrale. A Napoli, invece, i rivoluzionari restarono fedeli al tricolore rosso, oro e azzurro della Repubblica partenopea del 1799.

Il tricolore verde, bianco e rosso divenne il vessillo della Giovine Italia e venne portato in America latina da Garibaldi.

Storia dell’inno nazionale

La città di Genova ha dato i natali al “Canto degli Italiani” , meglio conosciuto come Inno di Mameli. Scritto nell’autunno del 1847 dallo studente e patriota ventenne Goffredo Mameli, venne musicato poi a Torino dal genovese Michele Novaro.

Il 10 dicembre il tricolore fu portato in corteo per le strade di Genova per celebrare la rivolta anti austriaca della città del 1746.

Per celebrare la rivolta di Genova del 1746 contro l’Austria, il tricolore fu portato in corteo nella città e risuonò per le strade anche l’inno di Mameli.

Ecco di seguito il testo completo dell’inno:

Fratelli d’Italia
L’Italia s’è desta,
Dell’elmo di Scipio
S’è cinta la testa.
Dov’è la Vittoria?
Le porga la chioma,
Ché schiava di Roma
Iddio la creò.
Stringiamci a coorte
Siam pronti alla morte
L’Italia chiamò.

Noi siamo da secoli
Calpesti, derisi,
Perché non siam popolo,
Perché siam divisi.
Raccolgaci un’unica
Bandiera, una speme:
Di fonderci insieme
Già l’ora suonò.
Stringiamci a coorte
Siam pronti alla morte
L’Italia chiamò.

Uniamoci, amiamoci,
l’Unione, e l’amore
Rivelano ai Popoli
Le vie del Signore;
Giuriamo far libero
Il suolo natìo:
Uniti per Dio
Chi vincer ci può?
Stringiamci a coorte
Siam pronti alla morte
L’Italia chiamò.

Dall’Alpi a Sicilia
Dovunque è Legnano,
Ogn’uom di Ferruccio
Ha il core, ha la mano,
I bimbi d’Italia
Si chiaman Balilla,
Il suon d’ogni squilla
I Vespri suonò.
Stringiamci a coorte
Siam pronti alla morte
L’Italia chiamò.

Son giunchi che piegano
Le spade vendute:
Già l’Aquila d’Austria
Le penne ha perdute.
Il sangue d’Italia,
Il sangue Polacco,
Bevé, col cosacco,
Ma il cor le bruciò.
Stringiamci a coorte
Siam pronti alla morte
L’Italia chiamò.

(Evviva l’Italia
Dal sonno s’è desta
Dell’elmo di Scipio
s’è cinta la testa
Dov’è la vittoria?
Le porga la chioma,
Ché schiava di Roma
Iddio la creò).

Nel 1848 la bandiera verde, bianca e rossa con lo scudo della monarchia piemontese venne inalberata sulle navi da guerra e della marina mercantile e la coccarda tricolore divenne il distintivo della milizia comunale. Del simbolo della famiglia Savoia rimase la croce nello scudo e l’azzurro che avrebbe colorato i bordi delle insegne ufficiali dello Stato italiano.

Dopo la nascita della Repubblica, il tricolore fu confermato dall’Assemblea Costituente come bandiera italiana nella seduta del 24 marzo 1947 e inserito nell’articolo 12 della nostra Carta Costituzionale.

Con l’articolo 12 della Costituzione, il tricolore diventa ufficialmente la bandiera nazionale della Repubblica italiana.

Articolo 12 della Costituzione “La bandiera della Repubblica è il tricolore italiano: verde, bianco e rosso, a tre bande verticali di eguali dimensioni.” Leggi nello specifico, a proposito dell’articolo 12 della Cost. quello che abbiamo scritto in un articolo precedente.

Curiosità

Il poeta Carducci paragonò il tricolore a le nevi delle alpi, l’aprile delle valli, le fiamme dei vulcani”, in occasione del centenario della nascita della bandiera italiana.

I colori del tricolore hanno anche un significato religioso legato alle tre virtù teologali: il bianco rappresenta la fede, il verde la speranza e il rosso la carità.

Conosciamo tutti la pizza Margherita! Gli ingredienti sono: pomodoro, mozzarella e basilico e sarebbero stati scelti dal pizzaiolo Raffaele Esposito nel 1889 per rendere un omaggio tricolore alla regina Margherita 🙂

Grazie per la vostra attenzione! Al prossimo articolo 🙂


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