Cos’è, innanzitutto, l’omotransfobia?
L’omotransfobia è la paura e l’atteggiamento discriminatorio nei confronti delle persone omosessuali e transgender.
Purtroppo, dietro questi comportamenti forieri di odio si annidano sempre scarsa istruzione, pregiudizi e ignoranza. Ricordiamo che la Scozia ha reso obbligatorio nelle scuole elementari, l’insegnamento della storia LGBT!
A partire dal 2021, infatti, tutti gli istituti scolastici pubblici della Scozia includeranno nei loro programmi di studio lezioni su:
– AIDS
– MATRIMONIO OMOSESSUALE E GENITORIALITÀ OMOSESSUALE
– OMOFOBIA
– TRANSFOBIA
– BIFOBIA
Una grande lezione di civiltà da parte della Scozia. Ma torniamo in Italia. Precisiamo sin da subito che in Italia manca una legge contro l’odio e la discriminazione, presente invece in quasi tutti i Paesi dell’UE. Secondo l’Agenzia europea dei diritti fondamentali, l’Italia è fra i primi Paesi con l’indice di discriminazione più alto. Cosa prevede questo disegno di legge? In realtà si tratta di una legge alla quale si lavora addirittura da 25 anni, ma senza alcun risultato concreto.
Il recente disegno in materia è stato presentato nel luglio del 2018 dal deputato Alessandro Zan del Pd. Questa nuova nuova legge, intende estendere reati già previsti dal codice penale alle manifestazioni d’odio fondate sull’omofobia e sulla transfobia.
Vediamo insieme quali sono questi reati e le modifiche che si vorrebbero apportare:
-Gli articoli 604-bis e 604-ter, già puniscono la propaganda e l’istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale, etnica o religiosa. L’estensione riguarderà però solo l’istigazione a delinquere e gli atti di violenza e non la propaganda.
-In caso di approvazione del testo di legge, chi commette reati motivati da «stigma sessuale, in particolar modo nei confronti delle persone omosessuali e transessuali», rischia fino a quattro anni di reclusione.
L’articolo 604-bis sarà così modificato: “è punito con «la reclusione fino ad un anno e sei mesi o con la multa fino a 6.000 euro» chi «istiga a commettere o commette atti di discriminazione per motivi razziali, etnici, nazionali, religiosi o fondati sull’orientamento sessuale o sull’identità di genere“; (lettera A)
“è punito con «la reclusione da sei mesi a quattro anni chi, in qualsiasi modo, istiga a commettere o commette violenza o atti di provocazione alla violenza per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi o fondati sull’orientamento sessuale o sull’identità di genere” (lettera B)
All’articolo 604-ter del codice penale sarà aggiunta una nuova circostanza aggravante: la pena è aumentata fino alla metà «per i reati punibili con pena diversa da quella dell’ergastolo commessi per finalità di discriminazione o di odio etnico, nazionale, razziale, religioso o fondato sull’omofobia o transfobia»
La novità in questo disegno di legge, rispetto a quelli presentati negli scorsi anni, sarà l’introduzione del reato di misoginia, quindi dell’odio rivolto contro le donne.
Senza una legge del genere diventa molto difficile monitorare e perseguire fenomeni di odio ormai così dilaganti e incontrollabili. Ci auguriamo che il disegno di legge venga approvato e che ci sia più amore e solidarietà e meno odio.
Grazie per aver letto l’articolo 🙂
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