Articolo 85 c.p.
Nessuno può essere punito per un fatto preveduto dalla legge come reato, se, al momento in cui lo ha commesso, non era imputabile.
È imputabile chi ha la capacità di intendere e di volere.
Cos’è la capacità di intendere?
Si tratta dell’attitudine del soggetto agente a capire e conoscere la realtà che lo circonda, a comprendere il significato del proprio comportamento e a rendersi conto del valore sociale delle proprie azioni.
Cos’è la capacità di volere?
Con questa espressione si intende l’idoneità a scegliere tra più alternative possibili, è il potere di controllo dei propri stimoli ed impulsi ad agire, esercitando in modo consapevole la propria capacità di volizione.
La capacità di intendere e di volere è oggetto di presunzione, se pure iuris tantum: si considera cioè, normalmente esistente, quando il soggetto agente abbia la maturità psico fisica, fissata in modo convenzionale al diciottesimo anno d’età.
Tale capacità deve essere però valutata in relazione:
-al singolo fatto concreto
-al momento della commissione del fatto : bisogna cioè avere riguardo al momento della condotta.
Grazie per l’attenzione! Al prossimo articolo 🙂
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