Come sarà il ritorno a scuola?

Come sarà il ritorno a scuola?

Si riparte il 14 settembre!

Ecco cosa ha dichiarato il Ministro Azzolina: “Riporteremo a scuola gli studenti dal 14 settembre e dal primo riporteremo tutti gli studenti e le studentesse che hanno bisogno di recuperare o approfondire rispetto all’anno appena concluso“. Ha però anche aggiunto : “C’è ancora qualche piccolo problema di spazi, ma comunque minore rispetto alla situazione che avevamo a inizio luglio, ho assicurato agli enti locali che arriveranno altri soldi per prendere in affitto altri locali per le scuole che ne avessero necessità, mentre l’organico lo metterà il ministero dell’Istruzione, più personale sia docente che Ata“.

Le richieste dei sindacati

I sindacati, in vista del ritorno a scuola, hanno avanzato alcune richieste nella bozza del protocollo d’intesa con il Miur, tra le quali:

  • Test sierologici per tutto il personale scolastico in concomitanza con l’inizio delle attività didattiche
  • Test a campione per la popolazione studentesca con cadenza periodica.
  • Un medico competente in ogni scuola.

Nel caso in cui quest’ultima proposta dovesse essere approvata, la figura del medico dovrebbe persistere anche oltre il periodo post Covid19, rendendola quindi una presenza permanente all’interno dell’istituto scolastico.

Oggi è previsto un incontro al vertice tra i rappresentanti delle Regioni, il Comitato tecnico scientifico e i Ministri Lucia Azzolina, della Salute, Roberto Speranza, dei Trasporti, Paola De Micheli, degli Affari regionali, Francesco Boccia, nonché il commissario Domenico Arcuri.

C’è il rischio che milioni di studenti restino a casa, perché non è possibile garantire il servizio a tutti i cittadini osservando le regole previste per il distanziamento. La distribuzione degli alunni a bordo dovrà garantire infatti il distanziamento di un metro all’interno dei mezzi, limitando quindi la capienza massima consentita. Le Regioni oggi potrebbero chiedere però che la percentuale del 50% nei mezzi di trasporto venga alzata ad una percentuale maggiore.

La differenziazione degli orari di ingresso degli studenti

Questa è una tra le possibili soluzioni che i tecnici presenteranno alle Regioni e ai Ministri. Sarebbe una misura da adottare negli istituti secondari di I e II grado per evitare gli assembramenti sia nei mezzi di trasporto che all’ingresso delle scuole.

E le mascherine?

Nella riunione di oggi si discuterà anche dell’uso delle mascherine. La mascherina è obbligatoria quando non si può garantire la distanza di sicurezza (quando ci si alza dal banco o per gli spostamenti nei corridoi per esempio). Se all’interno delle classi sarà garantito il metro di distanza allora la mascherina non dovrebbe essere obbligatoria.

I prossimi aggiornamenti dopo la riunione di oggi.

Grazie per l’attenzione!


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